Fiat Grande Panda: nel nome l’obiettivo

Con il lancio di Grande Panda Fiat punta a ribaltare il trend commerciale negativo maturatosi nel 2024 in quasi tutti i principali Paesi in cui il Brand è presente ivi compresa l’Italia

Fiat Grande Panda
Fiat Grande Panda

Pur continuando a essere il marchio leader della galassia Stellantis, Fiat non sta passando un bel momento in termini commerciali. Se si esclude il Brasile, in tutti i Paesi in cui il brand è presente si sono registrati cali delle vendite consistenti, anche dell’ordine del 24 per cento. Un trend in discesa certamente imputabile a un’offerta globale fino a ieri limitata a 13 modelli cinque dei quali all’atto pratico sono però versioni diverse della “500” e tre fanno riferimento al modello “Tipo”. Considerando che “Topolino” è un quadriciclo, accade che di fatto la gamma venga completata solo da “Panda”, “600” ed “e-Doblò”. Ciò a fronte di marchi concorrenti che arrivano a proporre anche venti diverse opzioni di scelta come per esempio accade a livello di listino Volkswagen.

Fiat Grande Panda punta ad ampliare l’offerta

Con Grande Panda Fiat avvia quindi un processo di ampliamento della propria offerta che si completerà con la futura introduzione di altri tre modelli. Chiaro a questo punto che l’aggettivo “Grande” non si riferisce solo alle dimensioni della vettura, ma esprime anche l’ambizione Fiat di recuperare velocemente le posizioni perdute e tornare a essere un punto di riferimento per l’utenza che ambisce alle berline e ai suv di classe media. Tale in effetti risulta “Grande Panda” con i suoi quattro metri circa di lunghezza e circa 180 centimetri di larghezza oltre che con la sua immagine decisa e relativamente squadrata che molto si rifà nelle intenzioni alla prima generazione di “Panda”, quella disegnata da Giorgetto Giugiaro. Un’operazione stilistica messa in atto anche a livello di soluzioni di arredo , essenziali ma molto funzionali, dell’abitacolo, in grado di alloggiare comodamente quattro persone imbarcandone anche una eventuale quinta senza farla soffrire.

Fiat Grande Panda
Fiat Grande Panda

Tale possibilità, e un bagaglio di cubatura variabile fra i 412 e mille e 315 litri, é indotta da una costruzione basata sulla piattaforma denominata “Smart” che il gruppo Stellantis ha utilizzato anche per dar luogo all’ultima versione di Citroen “C3”, un gruppo strutturale derivato dalla piattaforma modulare “Cmp”, “Common modular platform”, messa a punto dal Gruppo proprio per dar luogo alle berline di classe “B” e “C”. La struttura galleggia anteriormente su sospensioni di tipo McPherson mentre posteriormente è previsto un ponte torcente che interconnette le ruote.

Stellantis anche i motori

Di derivazione Stellantis anche i motori, due unità una delle quali ibrida e l’altra elettrica. La prima consta di un motore turbo-benzina da un litro e 200 centimetri cubi di cilindrata strutturato sulla base di tre cilindri eroganti cento cavalli e 205 newtonmetro di coppia, prestazioni cui si affiancano quelle proposte dal motore elettrico integrato in una trasmissione automatica a doppia frizione e a sei marce capace di 21 chilowatt. Il gruppo é alimentato da un pacco batterie al nichel-manganese-cobalto da 867 wattora ed è in grado di muovere da solo l’auto in fase di manovra o per brevi percorrenze, non più di un chilometro, fino a una velocità massima di 30 chilometri/ora.

Pensata anche per l’ambito urbano

La sua presenza agevola la guida in ambito urbano, rende più fluide accelerazioni e riprese e aiuta a contenere i consumi, obiettivo cui peraltro guarda anche il funziona mento a cicli Miller del gruppo termico alla cui sovralimentazione provvede un turbocompressore a geometria variabile pilotato per via elettronica unitamente ai motori e alla trasmissione. Alla facilità di guida contribuisce anche la presenza di due soli pedali essendo il sistema di doppia frizione operante in automatico.

Velocità massima di 160 chilometri/ora

Fiat Grande Panda
Fiat Grande Panda

Così congeniata “Grande Panda” ibrida può raggiungere una velocità massima di 160 chilometri/ora, una trentina in più di quelli raggiungibili dalla versione elettrica, mossa da un motore Emotors, la joint venture in essere tra Stellantis e il gruppo giapponese Nidec, serie Edm tipo “M2”, operante a 400 volt ed erogante 83 chilowatt di potenza.

Ad alimentarlo provvede una batteria da 44 chilowattora di capacità in grado di assicurare un’autonomia di 320 chilometri in ciclo combinato Wltp e ricaricabile in soli 27 minuti se collegata a una porta di ricarica rapida in corrente continua capace di erogare fino a cento chilowatt. Prima auto sul mercato, “Grande Punto” è dotata di serie un cavo per ricarica in corrente alternata integrato e retrattile nella parte anteriore capace di ricaricare fino a sette chilowatt, energia che permettono di riportare gli accumulatori dal venti all’80 per cento della capacità di poco meno di quattro ore e mezza. 

In futuro il 4×4

La nuova “Grande Punto” in versione ibrida è offerta negli allestimenti “Pop”, Icon” e “Prima” mentre la versione elettrica si propone con gli allestimenti “Red” e “Prima”. Comune a tutti i modelli le assistenze alla guida di Legge, i cosiddetti “Adas”, oltre a climatizzatore, strumentazione digitale da dieci pollici di diagonale, cambio automatico doppia frizione , freno di stazionamento elettrico e una postazione dedicata per smartphone che permette di sfruttare i servizi offerti dalla rete. Salendo negli allestimenti si può poi disporre di proiettori full led, climatizzatore automatico, navigatore integrato, sensori di parcheggio anteriori, telecamera posteriore e un caricatore wireless.

Anche il servizio “Connect One”

All’acquisto Fiat offre inoltre il servizio “Connect One”, che permette di contattare facilmente i servizi di emergenza e l’assistenza stradale, mentre è opzionale il servizio “Connect Plus” che include la navigazione connessa e il servizio “e-Routes”  che oltre a visualizzare le stazioni di ricarica elettrica disponibili durante un viaggio, in base alle necessità di autonomia fornisce anche informazioni su traffico, meteo e possibili pericoli. Disponibili anche cerchi da 17 pollici in luogo di quelli da 16, mentre fra i futuri optional si inserirà anche la trazione integrale, probabilmente legata a uno specifico modello e probabilmente basata sulla presenza di un motore elettrico che aziona l’asse posteriore come già accade sui modelli Jeep.

Titolo: Fiat Grande Panda: nel nome l’obiettivo

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